Commenti di poesia: Stasera

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27 gennaio, 2007

Stasera

Balaustrata di brezza
per appoggiare stasera
la mia malinconia

(Giuseppe Ungaretti, L'Allegria, 1916)

Un piccolo mondo in tre righe, un balcone su un pezzo di terra grigio e devastato. Un poeta in guerra è sempre un poeta, ma ogni poeta è sempre un uomo. Si dice che la poesia di Ungaretti sia molto autobiografica, ma questo non impedisce il fatto di avere simpatia con ciò che scrive e, soprattutto, con ciò che non scrive. E' questo forse il senso dell'ermetismo: una cifra invisibile nascosta tra poche righe, un segreto nascosto negli spazi e nei silenzi.
Ed ecco allora un uomo tutt'uno con la sua malinconia, uno sguardo fatto sentimento: chi si appoggia alla balaustrata di brezza? Il poeta o la malinconia? Entrambi, perché sono la stessa cosa. Ogni uomo è il suo sentimento, ogni uomo è ciò che prova. Anche la natura è una interpretazione, e così la brezza diventa un balcone a cui appoggiarsi sul fare della sera, di questa sera, perché forse la sera dopo si può non essere più, tanto la vita in trincea è breve.
Stasera, titolo della poesia: non c'è domani, non c'è nemmeno passato, solo un presente fragile come una balaustrata fatta di vento, unico appiglio a cui appoggiare un cuore devastato ma ancora vivo di fiori melograno (balustra in greco) e di malinconia.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao le poesie sono bellissime.
Vorrei però lasciare un link di un sito pieno di voto, da poco aperto: http://www.fotolog.com/moralizzatori.

Anonimo ha detto...

Ciao le poesie sono bellissime.
Vorrei però lasciare un link di un sito pieno di foto, da poco aperto: http://www.fotolog.com/moralizzatori.

Ciubeka ha detto...

Non penso sia vero che siamo ciò che sentiamo. Penso che quella sia solo una parte di noi.
Penso anche che una poesia può essere ciò che sentiamo e più questo sentimeto e profondo, più il poeta è capace di sviscerarlo, più tale sentimento diventa universale e mi trovo io con la mia malinconia appoggiato alla brezza di una sera di primavera. Ungaretti ha una potenza che mi sconvolge: sa commuovermi o scuotermi o farmi rialzare.

http://getabit.wordpress.com/

Cosa ne pensi?

Anonimo ha detto...

sei molto bravo grazie

Anonimo ha detto...

grazieeeeeeeee

Anonimo ha detto...

Mi chiedo come si possa parlare di ermetismo per una poesia del 1916, quando l'Ermetismo è un movimento nato negli anni '30 e circoscritto ad alcuni poeti, tra i quali non figura certo Ungaretti.

Stepius ha detto...

"Ermetismo" è riferito alla forma di questa singola poesia, non al movimento.